Come si Gioca la Comedia

Come si gioca a Dante Alighieri: Comedia - Inferno? Questa una delle domande più frequenti che i nostri utenti ci hanno inviato. Partiamo da un concetto per noi fondamentale: questa operazione non è una “marchetta”. Non è un gadget fatto per le celebrazioni nazionali, ma nasce come gioco vero e proprio, che sposa la tematica di Dante Alighieri prima di diventare il progetto ludico Dante 2021.

Il gioco di Federico Latini prodotto da Sir Chester Cobblepot si basa su una originale meccanica di draft a spirale con cui il suo progetto ha vinto, nel 2015, il premio del concorso Nerd Play Award di Lega Nerd, che Cobblepot ha promosso presso Play, il festival del gioco di Modena. Gli anni di sviluppo hanno consolidato le regole e hanno fatto aderire perfettamente l’affascinante tema storico scelto.

Il gioco “base” conta novanta carte suddivise in due colori, rosso e blu, contenenti sessantasei Incontri e ventiquattro Personaggi. Gli Incontri sono quelli che Dante e Virgilio effettuano nel loro viaggio tra i Cerchi dell’Inferno: sono carte numerate da uno a undici con la particolarità che di ogni carta ci sono copie pari al proprio valore (una sola copia dell’uno, mentre delle carte con l’undici ce ne sono undici, ecc.). 

Tutte le carte di questa tipologia seguono la medesima regola. La strategia vincente è collezionarle in copia unica, per poterle conteggiare a fine partita. I doppioni fanno decadere questa condizione e le carte di quel numero non valgono nulla. Capirete che è facile collezionare la carta di valore uno, dato che non ha doppioni, mentre è complesso limitarsi ad avere un solo undici.

I Personaggi sono, invece, carte di supporto: Dante, Virgilio e i Custodi sono utili ai giocatori ma non solo non valgono punti a fine partita, ma se sarete coinvolti in uno spareggio vi fanno perdere nel momento cruciale. Anche le carte di questo tipo si inseriscono nel meccanismo di pesca, quindi ogni giocatore deve fare delle valutazioni, per sé e per conto degli avversari.

Nel round di gioco si inseriscono poi sei gettoni che introducono altre regole e fanno funzionare meravigliosamente il sistema. Questi componenti, assegnati durante la preparazione, a ogni round sono ceduti da chi li possiede agli avversari che ne soddisfano le condizioni, creando un continuo di attenzione tattica che non fa mai calare il coinvolgimento nella partita pur rimanendo semplice e lineare.

Dante è, ovviamente, il primo gettone: chi lo ha è il mazziere e sceglie chi sarà il primo giocatore del round che si va a disputare. Se, tra chi ci sta leggendo, c'è qualcuno che non comprende quanto sia importante questo “potere” lo scoprirà giocando. Come si fa ad averlo? Bisogna avere il maggior numero di carte Dante in collezione.

Virgilio è il secondo gettone. La “guida” sceglie il senso di rotazione, orario o antiorario, del round in corso: gioca per primo colui scelto da Dante ma Virgilio decide da che parte si “scende” nell’Inferno. Appropriato no? Per poter esercitare questo “potere” bisogna avere in collezione il maggior numero di carte Virgilio, la logica rimane la stessa.

Il terzo gettone è quello della Lupa, la prima delle tre fiere che Dante incrocia prima di fare il suo ingresso nell’Inferno: se ci avete seguito attentamente fin qui, avrete intuito che questo gettone verrà dato a chi ha in collezione più Custodi. Quel giocatore verrà interpellato per risolvere tutti gli spareggi che si verificano nel corso del round. 

Con il quarto gettone compare il Leone, la seconda fiera, e il suo gettone viene dato a chi possiede più carte rosse: chi lo controlla, nel momento in cui riceve il gettone, ha l’opportunità di scartare dalla collezione una carta rossa oppure di recuperare dagli scarti una carta rossa. Una bella comodità per rifinire la propria collezione arricchendola o “depurandola dalle scorie”.

Il penultimo gettone è quello della Lonza, la terza fiera. Stessa cosa del Leone ma applicata alle carte blu: chi ha più carte blu lo controlla e, nel momento in cui riceve quel gettone, ha l’opportunità di scartare dalla collezione una carta blu oppure di recuperare dagli scarti una carta blu. Durante il gioco il colore delle carte (Incontri e Personaggi) è ininfluente, ma non per l’importanza strategica che hanno questi gettoni.

Ultimo gettone dedicato a due protagonisti della Comedia: Paolo e Francesca. I due amanti vengono dati al giocatore che ha meno carte in collezione con l’opportunità, quando lo riceve, di sottrarre carte agli avversari, anche una a ognuno, purché per loro siano doppioni. Ogni effetto è perfettamente calibrato, ambientato e conduce a un equilibrio matematico in cui i giocatori fanno la differenza.

Abbiamo tenuto per il gran finale la spiegazione più interessante: vi ricordate che abbiamo citato la “spirale”? Il mazziere quando distribuisce le carte del round in corso né da al primo tante pari al numero dei giocatori più uno; ogni altro giocatore ne riceve una in meno fino all’ultimo che ne avrà solo due. Ogni volta si deve scegliere una carta e passare tutte le altre, tranne l’ultimo giocatore che scarta a ogni turno la carta che non ha scelto.

Un gioco “prendi-e-passa” con un numero asimmetrico di carte in mano??? Vi starete chiedendo come tutto questo possa essere bilanciato, visto che ogni carta può valere dei punti, ma seguite il ragionamento: meglio avere tante carte in mano ma giocarne una sola, oppure essere tra quelli che giocano di più ma con il rischio che gli avversari vi passino dei doppioni? Se ci fosse una sola scelta giusta, Cobblepot non avrebbe prodotto questo gioiellino. Non vi resta che assicurarvi una copia per aprile 2021 e giocarlo.